Passione

Aforismi

Stefan Zweig

Chi è finalmente riuscito a comprendere l'essere umano che vive in lui, saprà comprenderli tutti.
Chi è finalmente riuscito a trovare se stesso, non potrà più perdere nulla a questo mondo.
Chiunque si renda partecipe del destino altrui perde un po' della propria libertà.
Da un facile successo scaturisce solo orgoglio.
Dentro di noi dobbiamo prima sentire le cose per poi poterci arrivare, ma sempre, sempre attraverso la passione.
Fa parte della felicità o infelicità dell'uomo mediocre il non sentire bisogno alcuno di misurare se stesso, il non provare la curiosità del proprio io prima che giunga il destino a interrogarlo.
Gli anni hanno la strana facoltà di fiaccare tutti i sentimenti.
I libri si fanno solo per legarsi agli uomini al di là del nostro breve respiro e difendersi così dall’inesorabile avversario di ogni vita: la caducità e l’oblio.
Il castigo è qualcosa di determinato e, sia pesante o meno, è sempre meglio della spaventosa incertezza, della tremenda tensione che si prolunga all’infinito.
Il colpo che potrebbe annientare un uomo serve in realtà a fargli ritrovare se stesso.
Il dolore è vile, cede davanti alla prepotente esigenza di vivere che sembra radicata nella nostra carne, più fortemente che tutte le mortali passioni nel nostro spirito.
Il sentimento svela di un uomo spesso più di ogni documento.
In fatto di sentimento l'intensità è tutto, il contenuto è nulla.
Invecchiare in fondo non significa altro che non avere più paura del passato.
L'amore secondo la sua profonda essenza desidera continuamente ciò che non ha limiti.
L'unicità diventa ogni giorno più preziosa in questo nostro mondo che irrimediabilmente va facendosi sempre più uniforme.
L'unico gioco che appartenga a tutti i popoli e a tutti i tempi e di cui nessuno sa quale iddio l'abbia portato sulla terra per ammazzare la noia, acuire i sensi, avvincere l'anima.
L'uomo di pensiero, interiormente gravato dal peso della responsabilità, nel momento decisivo riesce solo di rado a trasformarsi in uomo d’azione.
L'uomo mediocre lascia dormire inutilizzate le sue possibilità, lascia atrofizzarsi le sue doti, allentarsi le forze, come muscoli che non vengano adoperati finché la necessità non li tende a difesa.
La grande massa è sempre pronta a rotolare verso la parte ove al momento sta il peso del potere.
La misteriosa attrazione del "gioco dei re", l'unico fra tutti i giochi che si sottragga sovranamente alla tirannia del caso e dia la palma della vittoria all'intelletto soltanto.
La paura è peggio del castigo.
La tensione tragica non risulta soltanto dalla statura eccezionale di una figura, ma sempre dalla sproporzione fra un individuo e il suo destino.
Lo spirito si cala più facilmente nello stato di grazia della contemplazione quando il corpo inattivo si culla e si dondola.
Lo spirito viene dal sangue, il pensiero dalla passione, la passione dall'entusiasmo.
Nella storia dell'umanità, così come nella vita di ciascun individuo, il rammarico non pone riparo a un attimo sfuggito di controllo.
Nessuna colpa è dimenticata finchè sopravvive nella coscienza.
Niente al mondo è in grado di esercitare una tale pressione sull’anima umana come il nulla.
Non considero la nostra memoria come uno strumento che per caso conserva una cosa e per caso ne smarrisce un’altra, bensì come una forza che ordina con consapevolezza e cancella in maniera saggia.
Ogni fenomeno, ogni essere, ogni persona si conosce solo nel momento culminante, nella passione.
Ogni ombra di inquietudine da parte della vittima finisce per accrescere la superiorità dell’avversario.
Ogni ombra è figlia della luce.
Per molte donne l'assenza di desideri risulta egualmente fatale quanto la continua insoddisfazione generata dalla mancanza di prospettive.
Per quanto il cammino sembri deviare dai nostri desideri in modo bizzarro e assurdo, esso finisce per condurci sempre alla nostra meta invisibile.
Persino i pensieri, per quanto possano essere privi di sostanza, necessitano di un punto d’appoggio, altrimenti cominciano a roteare e a girare senza senso su se stessi; anch’essi non riescono a sopportare il nulla.
Quanto monotono può diventare persino l’entusiasmo, se protratto!
Soltanto nei primi anni giovanili il caso ci appare identificato col destino. Più tardi si capisce che la vera via della vita è determinata dall'interno.
Soltanto quegli ideali che non si sono logorati, o compromessi attuandosi, vivono in ogni generazione. Ad essi soltanto, non ancora adempiuti, è assicurato un costante ritorno.
Sono le ore vuote, cave, che portano in esse il destino.
Tutti i generi di persone monomaniache, chiuse in un’unica idea, mi hanno sempre interessato, perché più uno si circoscrive, tanto più, d’altra parte, è vicino all’infinito.
Tutto ciò che è limitato, definito, ci spinge a sostenere la prova e diventa la misura della nostra forza.
Un bel discorso non è mai bastato ad acquietare gli stomachi vuoti.
Una nave procede più veloce a mare calmo che con la tempesta.
Una regina che dimentica il suo popolo gioca una partita pericolosa.
Uno degli eterni segreti dell'anima è che la velocità addormenta per breve tempo l'angoscia.
Vive veramente solo chi vive il proprio destino come un mistero.
Voler giocare contro sé stesso, costituisce negli scacchi un paradosso, come voler saltare sopra la propria ombra.